Novembre 2018
Uno dei motivi per cui un massiccio non può fare a meno di fomentarsi per un Sound è sicuramente la sua selezione. Ciò che differenzia un Sound da un altro è la scelta dei brani da portare al proprio pubblico. Nelle selezioni si possono trovare dischi rari come hit del momento, ed esclusive produzioni, tipiche dei Sound, chiamate dubplate.
Non si può capire a fondo il valore di un dubplate senza parlare del fenomeno culturale dei Sound System.
I Sound System sono uno dei mezzi di diffusione musicale più in voga nella Giamaica degli anni ‘50: le strade risuonano delle selezioni offerte dai selecta, per la gente è facile partecipare a questi eventi più economici dei concerti, si diverte, scopre nuove uscite e nuovi artisti, che passando nel repertorio dei Sound arrivano direttamente al pubblico.
Per un Sound System la selezione è fondamentale: per fidelizzare e incrementare il proprio pubblico occorre originalità e una sana competizione a scopo divulgativo. Inoltre accade spesso che, con il successo dei Sound System, le tracce suonate nelle selezioni diventino le più ricercate nei vinyl store. Si dà così vita a un nuovo modo di condividere la musica che ancora oggi vive nelle selezioni strepitose che ci regalano le vecchie e nuove generazioni di selecta.
Altro aspetto da tener conto è che con la crescita del fenomeno, molti Sound iniziano a produrre tracce proprie, divenendo vere e proprie etichette. La fama dei Sound e la loro competizione porta a sviluppare una pratica nelle produzioni tipica dei Sound System: il dubplate.
Il dubplate è un pezzo in esclusiva e può avere diverse forme: può essere donato da un artista al Sound System o può essere commissionato da quest’ultimo, o ancora può diventare un omaggio di un Sound ad un altro. Spesso il dubplate è la hit di un artista con il testo opportunamente modificato e dedicato a uno specifico sound, o anche un riddim su cui l’artista improvvisa. Alcune volte il dubplate prende forma fisica in tirature da una copia, che vengono regalate al sound o un selecta.
La connessione tra promozione e fidelizzazione è profonda, perché i sound sono accolti dal pubblico con entusiasmo. Attraverso i dubplates i selecta e gli artisti si supportano a vicenda,
regalando al pubblico una traccia unica creata appositamente in esclusiva. Fondendo le due peculiarità dei Sound, ossia l’originalità della selezione e il contatto diretto con il pubblico, si può iniziare a capire il valore di un dubplate. Una selezione è tanto più esclusiva quanto è più composta da dubplates.
Certo oggi la crescita della richiesta dei dubplates ha creato un vero e proprio business e ovviamente sia artisti che sound ne giovano in diversi aspetti: ritorno economico, visibilità, reputazione, incremento di pubblico e tanto altro, ma questo è solo l’altro lato del vinile. Qualsiasi sia oggi la forma che ha assunto il dubplate, è importante conoscerne la storia: nato come segno di gratitudine e stima reciproca, ancora oggi continua a rappresentare un forte veicolo di comunicazione e partecipazione tra chi li suona, chi li produce e chi li ascolta.
Si tramanda con il dubplate un’esperienza che la velocità di internet ha tolto a tanti altri aspetti del vivere la musica: l’attesa che nutre la brama. Non si può, infatti, andare in un negozio di dischi e comprare un dubplate ascoltato la sera prima, ne tanto meno lo si può trovare su internet. Se vuoi ascoltare quel pezzo, se vuoi perderti in quel suono, devi andare alla serata del Sound che lo ha in selezione.
Per questo il dubplate ha un profondo valore collettivo e culturale: uno speciale modo di concepire, condividere e divulgare la musica.
Un ringraziamento speciale a James Diddio e Daniele D’Onghia per il tempo a me dedicato e per la pazienza nell’approfondire il tema trattato.
Maria Giovanna Pecchini